
La Sottosemina
Un antico metodo riscoperto ed adattato all'agricoltura di orticole
Che cos'è la Sottosemina ?
La sottosemina è una pratica agronomica che consiste nella semina di colture che apportano benefici al terreno ed attirano insetti utili semplificando la gestione colturale in campo. La sottosemina viene fatta nei mesi di marzo/aprile insieme alla coltivar principale; in questo modo sia la sottosemina che la coltura principale crescono assiame, la prima resterà più bassa, essendo parzialmente ombreggiata, fino a che non raccoglieremo la coltur da noi messa cosi da lasciare spazio per la crescita della sottosemina, in questo modo avremo un manto erboso già sviluppato nella stagione primaverile che avrà gia ricoperto il terreno apportando molti benefici spiegati nel seguente articolo.
Questo antico metodo era utilizzato per la gestione della coltivazione dei cereali; nella nostra azienda abbiamo adattato questo metodo alla coltivazione delle orticole riscontrando notevoli e tangibili vantaggi sia dal punto di vista del contenimento delle erbe infestanti occupato da colture che apportano benefici al terreno, sia per l'aumento degli insetti utili nell'orto con il vantaggio di avere raccolti più abbondanti e controllo degli insetti dannosi. Sono state selezionate specie per il mantenimento e la rigenerazione del suolo, cultivar atte a fissare i nutrimenti nel terreno riducendo cosi l'utilizzo sia di concimi che di erbicidi.
La semina di un prato di nei mesi di marzo e aprile sfrutta l'umidità residua del terreno dall'inverno per l'insediamento del prato. All'ombra della coltura estiva, il prato si sviluppa senza diventare un concorrente o interferire con il raccolto. Dopo aver rimosso la coltivazione scelta, il prato seminato si sviluppa rapidamente, formando un fitto manto erboso.

Come nasce la Sottosemina
In passato era comune coltivare i cereali insieme a un miscuglio di sottosemina: un metodo semplice che permette di evitare sia la lavorazione delle stoppie sia la difficile pratica di risemina dei prati artificiali in agosto a protezione e rigenerazione del terreno. Tuttavia, con l’aumento della meccanizzazione, le aspettative di rendimento e l’uso diffuso di erbicidi nell’agricoltura convenzionale, questa pratica è quasi scomparsa
Nonostante ciò, alcuni bioagricoltori hanno continuato a utilizzare con successo le sottosemine. Questo metodo, rispettoso del suolo ed economicamente vantaggioso, sta ora riscuotendo un rinnovato interesse, soprattutto a causa dei periodi di siccità sempre più lunghi in estate, che spesso compromettono la germinazione dei prati artificiali, e per la sua attenzione alla salute del suolo. Quando la semina riesce, si può evitare la lavorazione del terreno durante l’estate, favorendo una crescita e uno sviluppo più rapidi dei prati artificiali. Dopo la rimozione della paglia, le sottosemine possono crescere grazie all’aumento di luce disponibile.
Per gli agricoltori che sceglievano di utilizzare la sottosemina nella coltivazione del frumento venivano attuate pratiche agronomiche che permettevano sia una corretta crescita del frumento che della coltura scelta per la sottosemina. Si è visto che mettere il frumento ad una distanza tra le file che va dai 12 ai 24 cm permetteva sia la crescità del cereale che della coltura messa per la sottosemina contribuendo a coprire il suolo e a impedire la germinazione delle infestanti tardive.
Maggiore è la distanza tra le file, e maggiore sarà la luce per permettere al trifoglio di germinare e di crescere.
Come applicare la sottosemina in un orto
Nella nostra azienda abbiamo deciso di seminare la sottosemina tra le file alternando file seminate con sottosemina e file non seminate in modo da lasciare il passaggio per la raccolta e gestione in campo degli ortaggi.
Questo perchè la tutela della fertilità del suolo è oggi un aspetto molto importante anche per riparare i danni compiuti dall'agricoltura intensiva e la monocoltura. L'erosione, la carenza di sostanza organica, la perdita dello strato fertile e il calo della produttività sono tra le principali sfide dell’agricoltura moderna per ridurre sempre di più la perdita di biodiversità e la riduzione dell’impatto umano sugli ecosistemi. In questo contesto, il termine Cover Crop indica la coltivazione di specie erbacee con l'obiettivo principale di proteggere il suolo. Il Cover Crop, o coltura di copertura, è una pratica agricola che consiste nella semina di specie erbacee non destinate alla raccolta, con l'obiettivo principale di proteggere e migliorare il suolo.
I benefici del Cover Crop sono i seguenti:
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Riduzione dell’erosione del suolo
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Aumento della fertilità: Aggiungono sostanza organica e migliorano la struttura del suolo.
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Controllo delle infestanti: Limitano la crescita di erbe indesiderate.
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Miglioramento della biodiversità: Favoriscono insetti utili e microrganismi del suolo.
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Ottimizzazione della gestione idrica: Riducono il rischio di compattazione e migliorano l'infiltrazione dell'acqua.
Un altro motivo per effettuare la sottosemina intervallate tra le file è per tutelare l'habitat degli insetti utili. lasciare spazi non coltivati con la crescita di piante spontanee è molto utile per gli insetti benefici e per l’equilibrio dell’ecosistema agricolo. Queste aree, spesso chiamate fasce fiorite, zone rifugio o habitat naturali, offrono diversi vantaggi:
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Fonte di nutrimento per insetti impollinatori; le piante spontanee producono polline e nettare, fondamentali per api, bombi, farfalle e altri impollinatori. Inoltre alcune specie spontanee attraggono predatori naturali di parassiti, come coccinelle e sirfidi con il Tarassaco (Taraxacum officinale) ed allontanano le Afidi. Queste piante forniscono nettare, polline e rifugi per insetti utili come coccinelle, sirfidi, crisope e ragni, che aiutano a contenere le popolazioni di afidi, tripidi, acari e altri parassiti dannosi.
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Habitat e rifugio; offrono un riparo per insetti predatori e impollinatori, proteggendoli da condizioni climatiche estreme e favoriscono la biodiversità creando un ecosistema più resiliente.
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Controllo biologico naturale; hli insetti utili aiutano a contenere le popolazioni di parassiti, riducendo la necessità di pesticidi, mantengono un equilibrio naturale tra specie dannose e benefiche.
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Miglioramento del suolo e della biodiversità; le radici delle piante spontanee migliorano la struttura del suolo e ne riducono l’erosione. Favoriscono la presenza di funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
Dove consigliamo di seminare la sottosemina in un orto?
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Tra le file alternando file seminate con sottosemina e file non seminate in modo da lasciare il passaggio per la raccolta e gestione in campo degli ortaggi.
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Lungo il perimetro dell'orto
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Optare per lasciare qualche proda di coltivazione disposte in parti diverse dell'orto destinate unicamente alla semina della sottosemina, in questo caso consigliamo quella floreale, per attirare impollinatori e favorirgli un habitat ed un rifugio idoneo per il loro sostentamento e la loro riproduzione.
Destinare delle isole nell'orto al Cover Crop, fatto in questo caso dalla sottosemina, crea per gli insetti utili un habitat ed un rifugio che gli consente la loro riproduzione e quindi l'aumento degli esemplari. Tale situazione è stata riscontrata da studi e testimonianze fatte dall'azienda Bioplanet, leader in europa nella commercializzazione di insetti utili.
Perche scegliere la Sottosemina nell' orto
La semina di un prato di nei mesi di marzo e aprile sfrutta l'umidità residua del terreno dall'inverno per l'insediamento del prato, così facendo nella maggior parte dei casi, la semina ha successo.
Le piante svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento del suolo: le loro radici contribuiscono a stabilizzarlo e migliorano la sua capacità di assorbire l'acqua durante forti piogge. Un terreno coperto dalla vegetazione è meglio protetto dall’erosione, riduce il rischio di perdita di sostanze nutritive e offre nutrimento agli organismi che vi abitano. Per garantire una copertura permanente del suolo, si possono utilizzare tecniche come le colture intercalari, la sottosemina, come parlato in quest'articolo, o il sovescio. Anche la pacciamatura, ovvero la copertura del terreno con materiale vegetale morto, è molto efficace.
Un ecosistema ricco e diversificato è più resistente ai parassiti e limita la diffusione delle malattie. Elementi chiave per favorire un’elevata biodiversità includono una corretta rotazione delle colture, la scelta di varietà adeguate, l’utilizzo di colture intercalari, la sottosemina, le colture miste e le strisce fiorite. Anche nei giardini, la rotazione delle colture e le colture miste possono contribuire a promuovere la biodiversità, riducendo il rischio di malattie.
I miscugli di erba e trifoglio favoriscono anche i funghi micorrizici, che a loro volta aumentano l’apporto di fosfati alle piante.
Da tenere presente le infestanti presenti nell'orto, perchè se sono presenti erbe che si diffondono tramite radici o rizomi come la romice o il gramigna comune, la semina sottoterra non è raccomandata.
Stiamo selezionando un apposito miscuglio di sementi per la sottosemina ancora più performante alla coltivazione di ortaggi in Aridocoltura, selezionando specie resistenti, con basso fabbisogno idrico e che apportino nutrimento al terreno rigenerandolo.

I vantaggi della sottosemina
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La sottosemina ricopre lo spazio che altrimenti sarebbe occupato dalle erbe infestanti, eliminando così la necessità di utilizzare erbicidi.
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Sono selezionate piante che fissano i nutrienti nel suolo.
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La fioritura della sottosemina sono una fonte di nutrimento per le api ed altri insetti.
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Grazie alla copertura permanente del suolo abbiamo un minore dilavamento delle sostanze nutritive nelle acque.
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Il congelamento invernale della sottosemina restituisce materiale organico al terreno.
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Gli organismi del suolo, come lombrichi e coleotteri, apprezzano la sottosemina, così come i parassiti quali le pulci di terra, hanno cibo a sufficienza e si nutrono della sottosemina anziché della coltura da noi messa. Una manovra diversiva che distoglie l'attenzione degli insetti dannosi andando a cibarsi della coltura nella sottosemina anzi di quella principale.
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Non dobbiamo irrigare il terreno data l'umidità già presente nel terreno nei peiodi di semina, orientativamente nei mesi di marzo ed aprile
Le nostre sottosemine:

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Sottosemina Zone Aride
Favorisce la salute della coltura principale e inibisce la crescita delle infestanti. Contribuisce alla conservazione delle sostanze naturali e alla formazione dell’humus. Elevata percentuale di graminacee. Adatta per posizioni asciutte con tasso di umidità alternato. Utilizzo universale. Ciclo Perenne. resistenza al gelo. Non necessita concimazione.
Composizione: Loglio comune, fleo, trifoglio bianco, trifoglio incarnato, camelina, facelia, coriandolo
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Sottosemina Floreale
Sottosemina di leguminose, graminacea e fiori selvatici, con prevalenza di quest'ultimi. Questo miscuglio sopprime in modo significatico lo sviluppo delle infestanti, le specie non resistenti al gelo contribuiranno alla formazione di humus, mentre le svernanti avranno anche la funzione di sovescio, grazie agli azotofissatori come il trifolio. Non necessita di concimazione.
Composizione:
Colture di copertura: lenticchie beluga, pisello dolce, fieno greco, lino oleoso, grano saraceno, canapa da granella, phacelia.
Resistenti all'inverno: segale invernale, trifoglio cornuto, trifoglio incarnato, trifoglio bianco, fiordaliso, tagete
Perchè scegliamo..
